L’incapsulamento, è una soluzione alternativa e comunque temporanea alla rimozione e smaltimento della copertura in amianto.
La premessa di questa lavorazione è però l’analisi della superficie da trattare; infatti una copertura troppo deteriorata che presenta segni di sfaldamento, non è indicata per questo trattamento, e l’unica soluzione che rimane è la completa rimozione e la realizzazione di una nuova copertura.
La lavorazione consiste innanzitutto nel pulire ed aspirare con attrezzi a filtri assoluti la superficie da polvere e muschio e nel trattare la superficie in amianto, spruzzandolo con la tecnica airless (bassa pressione) o a rullo/pennello con più mani , con dei prodotti specifici dotati di certificazione di idoneità all’inertizzazione come previsto dal DM 20/08/99. Il compito di questa lavorazione è letteralmente quello di fissare le fibre di amianto alla superficie della copertura, impedendone la dispersione nell’aria. La lavorazione può essere eseguita solo da personale munito di idonei D.P.I., abilitato dal punto vista sanitario e istruito con corsi specifici. Il materiale utilizzato per l’incapsulamento, dovrà avere caratteristiche penetranti, isolanti, fissative e coloranti; dovrà inoltre avere elevate caratteristiche di aderenza, impermeabilità, resistenza ai fattori sole/pioggia/gelo/disgelo, nonché resistente all’invecchiamenti e al fuoco
E’ quindi necessario e fondamentale rivolgersi a ditte specializzate che sono in grado di valutare “lo stato di fatto” della superficie nonché tempi, modi e costi.
Andando ad analizzare il tipo di lavorazione, possiamo trovare in maniera sintetica i seguenti vantaggi:
Esistono però anche una serie di svantaggi da tenere in considerazione
In una scala di costi, fatto 10 il costo per la rimozione amianto e nuova copertura, l’incapsulamento è pari a 4
Si ricorda che per ogni intervento di lavoro da effettuarsi su una superficie in amianto, qualsiasi esso sia, va fatta comunicazione all’ASL di competenza.