Sicurezza e dispositivi anticaduta, cose da sapere e quali scegliere
I sistemi anticaduta sono soluzioni protettive che vengono predisposte per garantire la massima sicurezza di chi lavora in quota e deve effettuare interventi sulle coperture potenzialmente pericolosi.
Dispositivi anticaduta: cosa sono
Si possono definire i dispositivi anticaduta come protezioni formate da elementi ad hoc grazie a cui è possibile svolgere lavori in condizioni di completa sicurezza sui tetti di qualunque tipo, siano essi piani o inclinati, realizzati in legno o con materiali differenti. Con questa protezione, la vita dei lavoratori può essere salvaguardata rispetto a una eventuale caduta dall’alto. Non esistono dispositivi anticaduta standard, in quanto essi devono essere progettati e sviluppati a seconda della struttura e della situazione nella quale gli interventi vanno eseguiti, a prescindere dal fatto che si tratti di una installazione, di una tinteggiatura, di una riparazione, e così via. Le norme di riferimento stabiliscono quali sono le misure di protezione – sia individuali che collettive – che permettono di salvaguardare la vita. Si tratta di misure da rispettare in ogni contesto in cui c’è un pericolo di caduta.
A cosa servono i dispositivi anticaduta
Come il nome lascia intuire, la funzione più importante dei dispositivi anticaduta consiste nel prevenire la caduta dei lavoratori e, più in generale, di chiunque si occupi di lavori in quota. In questo modo possono essere contenuti i danni legati a questo evento. In ogni caso, se ben progettati, i seguenti sistemi hanno anche la capacità di mettere il lavoratore nelle condizioni di eseguire gli interventi a lui assegnati in modo corretto, così che i suoi movimenti non siano limitati. I dispositivi anticaduta possono essere utilizzati anche per l’esecuzione di lavori all’interno di spazi confinati. Nell’ipotesi in cui un lavoratore debba scendere in una conduttura o in un tombino, infatti, occorre ricorrere a un’imbracatura, in genere collegata a un kit treppiede.
Dispositivi anticaduta: cosa dice la normativa
La normativa di riferimento è la UNI EN 363:2008, che definisce le diverse situazioni di lavorazione che si possono effettuare sulle coperture e identifica un particolare dispositivo di collegamento per ciascuna di esse. Un dispositivo di collegamento di tipo guidato, per esempio, è richiesto in una situazione in trattenuta, mentre per una situazione di lavoro in arresto caduta ci sarà bisogno di un sistema differente e adatto sia agli sforzi trasmessi alla persona che dal punto di vista dell’ergonomia. L’articolo 115 del D. Lgs. n. 81 del 2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, prevede che quando non sia possibile l’uso di dispositivi di protezione collettiva i lavoratori si servano di sistemi di protezione adeguati formati da vari elementi associati. Va ricordato che gli articoli 589 e 590 del Codice Penale identificano i casi in cui i lavoratori sono sottoposti a una condizione di rischio per effetto della violazione delle norme di sicurezza. Le componenti principali dei sistemi anticaduta da utilizzare per lavori in quota devono includere tre elementi: il punto di ancoraggio; il dispositivo di ancoraggio stabile e il dispositivo di collegamento con l’imbracatura usata dal lavoratore; il dispositivo di presa per il lavoratore, realizzata secondo le disposizioni contenute nella norma tecnica UNI EN 361:2003.
I tipi di dispositivi dispositivi anticaduta
Sono cinque le categorie di dispositivi anticaduta che vengono identificati dalla norma tecnica EN 795:2012: il tipo A è rappresentato dai punti di ancoraggio singoli; il tipo B è rappresentato dai dispositivi di ancoraggio removibili; il tipo C è rappresentato dai dispositivi di ancoraggio a linea flessibile; il tipo D è rappresentato dai dispositivi di ancoraggio a linea rigida; il tipo E, infine, è rappresentato dai dispositivi di ancoraggio zavorrati. Un’altra distinzione che è possibile effettuare è quella che include i sistemi di protezione individuale che arrestano le cadute dall’alto, i sistemi di prevenzione contro le cadute dall’alto e i dispositivi con sistemi di discesa. Questi ultimi sono progettati per agevolare una discesa non brusca e servono a evitare qualsiasi tipo di danno o di urto che potrebbe scaturire da una caduta violenta; vengono impiegati soprattutto per i sistemi di salvataggio e di emergenza. I sistemi di protezione individuale che arrestano le cadute dall’alto comprendono un collegamento, un assorbitore di energia e un’imbracatura. Il collegamento si può ancorare a una guida fissa flessibile o a una guida fissa rigida; a volte può essere basato su un sistema di arresto di caduta vincolato a una guida fissa flessibile o a una guida fissa rigida. Infine, i sistemi di prevenzione contro le cadute dall’alto non riescono ad arrestare le cadute, ma si limitano a sostenere i lavoratori che operano ad alta quota.
Gruppo Mossali e dispositivi anticaduta
Gruppo Mossali mette a disposizione dispositivi di protezione collettiva anticaduta per la sicurezza dei lavori in quota: per saperne di più è possibile richiedere un preventivo gratuito compilando il form apposito presente sul sito dell’azienda.