Il fotovoltaico è una realtà ormai sempre più accessibile dal punto di vista economico anche in ambito residenziale: per questo conviene sapere come funziona e, soprattutto, quali vantaggi possono scaturire dal suo impiego.
Ecco quindi 10 cose da sapere sul fotovoltaico:
Che cos’è il fotovoltaico
Prima di tutto, a cosa serve il fotovoltaico? Semplice, in realtà: stiamo parlando di un impianto mediante il quale i raggi del sole possono essere trasformati in energia elettrica. Il ricorso a un pannello solare fotovoltaico è una scelta vantaggiosa per l’ambiente e conveniente dal punto di vista economico: consente di sfruttare l’energia del sole, che è una fonte rinnovabile, e di spendere meno per i consumi di energia elettrica.
Aumento di valore degli immobili
Grazie al fotovoltaico per abitazioni private, il valore degli immobili è destinato ad aumentare. Una casa che abbia potuto beneficiare di un aumento dell’efficienza energetica risulterà più appetibile sul mercato, perché permetterà di avere consumi più ridotti e, quindi, bollette più contenute.
Appare quindi ovvio l’aumento del valore catastale di un immobile con impianto fotovoltaico.
Risparmio in bolletta
Per il fotovoltaico con accumulo, il risparmio in bolletta è molto consistente. Sfruttando al massimo la potenzialità di un impianto, si potrebbe quasi azzerare la richiesta di energia dalla rete, aumentando ulteriormente il guadagno che ne deriva.
Come funziona quindi la bolletta, una volta installato un sistema fotovoltaico? In pratica, si ricorrerà all’elettricità proveniente dal sistema solo se l’impianto non produce abbastanza energia per assecondare il fabbisogno dell’abitazione.
Il calcolo del risparmio offerto da un sistema fotovoltaico con accumulo dipende, ovviamente, dalle abitudini quotidiane e dalle esigenze specifiche del nucleo familiare.
Autoconsumo di energia
Con l’autoconsumo fotovoltaico, si ha la possibilità di ridurre al minimo il prelievo di energia dalla rete nazionale. Questo avviene per mezzo dei sistemi fotovoltaici ad accumulo, con i quali l’energia che viene prodotta può essere immagazzinata, così da risultare disponibile anche di notte, quando l’impianto non è in grado di produrne.
Come funziona quindi un impianto fotovoltaico ad accumulo? Semplice: l’energia elettrica prodotta durante il giorno in corrente continua viene convertita in corrente alternata grazie a un inverter, che collega la batteria con la rete elettrica. In questo modo l’energia è subito utilizzabile per le utenze domestiche (autoconsumo immediato).
Il sistema ad accumulo garantisce, parimenti – ed è questo il grande vantaggio – anche un autoconsumo differito, vale a dire che rende possibile utilizzare energia anche nei momenti in cui l’impianto stesso non sta producendo elettricità, ad esempio nelle ore notturne.
Sono previste detrazioni fiscali
La detrazione fiscale ecobonus è un altro dei dei motivi per i quali vale la pena prendere in considerazione l’ipotesi di ricorrere al fotovoltaico. Le detrazioni fiscali 2021 sono pari al 50% degli importi pagati per le spese sostenute per l’installazione di un impianto fotovoltaico destinato alla produzione di energia elettrica, dal momento che questo tipo di intervento fa parte del novero delle opere di ristrutturazione edilizia residenziale. La somma viene distribuita in rate annuali, tutte dello stesso importo, per dieci anni.
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Investimento più accessibile che in passato
Quello richiesto da fotovoltaico è un investimento molto più accessibile rispetto a quanto lo era in passato. Investire nel fotovoltaico nel 2021 vuol dire spendere – almeno per ciò che concerne l’ambito residenziale – non più di 3mila euro per kWp, mentre in passato si potevano toccare anche i 20mila. Se poi si ha a che fare con sistemi di medie o grandi dimensioni, per un impianto fotovoltaico il costo scende fino a 1.500 euro per kW.
Veloce ammortamento
Ma qual è il ritorno dell’investimento fotovoltaico? Di sicuro è notevole, visto che sono sufficienti non più di sette anni per rientrare delle spese.
Questo vuol dire che l’ammortamento dell’impianto fotovoltaico è davvero veloce, e ovviamente si rivela ancora più rapido con la crescita dell’autoconsumo, che avviene nelle ore del giorno e della produzione di energia.
Ipotizzando di scegliere un impianto fotovoltaico da 3 kW, che corrisponde alla potenza di quasi tutti i contatori elettrici che di solito sono installati in contesti domestici, la spesa iniziale risulterebbe attorno ai 6mila euro, dei quali 3mila verranno recuperati per effetto della detrazione Irpef.
Per quanto riguarda l’entità del risparmio annuo in bolletta, poi, si parla di non meno di 300 euro.
Produce energia pulita
Le radiazioni solari rientrano nel novero delle energie rinnovabili: è per questo che un impianto fotovoltaico genera energia pulita, e soprattutto senza emissioni c02. In questo modo si contribuisce ad attenuare l’effetto serra e si riduce l’impatto sul surriscaldamento del pianeta.
La sostenibilità ambientale è un obiettivo che oggi deve essere perseguito con convinzione: ciascun kW di un impianto fotovoltaico residenziale evita il consumo di ben 6.500 chili di combustibile fossile, da cui deriva la produzione di quasi 21 tonnellate di anidride carbonica.
Bassi costi di manutenzione
I costi di manutenzione del fotovoltaico sono davvero bassi, per il semplice motivo che la manutenzione richiesta da questi impianti è minima. Peraltro, la legge non prevede controlli obbligatori da eseguire a intervalli regolari.
Ciò non toglie che di tanto in tanto sia comunque buon uso verificare che l’impianto funzioni alla perfezione. E allora, quanto costa la manutenzione del fotovoltaico? Per i controlli la spesa è di circa 100 euro, mentre la sostituzione dell’inverter può rendersi necessaria dopo ben 10 anni, comportando un esborso di circa 250 euro per kW.
Quale impianto fotovoltaico scegliere
A questo punto, non rimane altro che capire quale impianto fotovoltaico scegliere. Il mercato in questo senso mette a disposizione una grande varietà di scelta, fermo restando che il materiale più usato per la costruzione dei pannelli fotovoltaici è il silicio. Esso, infatti, assicura una notevole efficienza nella conversione in elettricità della luce del sole.
Nel frattempo, comunque, sono state compiute nuove ricerche sugli impianti fotovoltaici organici, che presentano una peculiare struttura a strati e si basano su celle solari di ultima generazione, concepite tenendo conto delle caratteristiche della fotosintesi clorofilliana.
Oltre ai materiali, comunque, un altro aspetto da prendere in considerazione in vista della scelta di un impianto è quello delle dimensioni.
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